curiosità stroriche padovane  1°

ANTICHE REGATE PADOVANE

Bisogna risalire a 302 anni prima di Cristo quando il re greco Cleonimo con numerose navi entrò nella laguna e tentò risalendo il Brenta d'invadere il territorio padovano. I padovani armate le loro barche assalirono la flotta greca così valorosamente che poté salvarsi solo Cleonimo con appena la quinta parte dei suoi vascelli.

Per festeggiare l'anniversario di questa vittoria furono istituite delle gare navali, che si celebravano sul fiume che attraversa la città; gare che continuarono fino al 1200. Ed è per questo che il ponte che attraversa il fiume in quel punto si chiama Ponte S. Giovanni delle Navi. Questo ponte è antichissime, venne costruito dai romani prima dell'Era "cristiana" ma fu quasi totalmente rifatto dalla Repubblica Padovana nel 1285.

Di queste feste navali padovane fa una chiara descrizione il più celebre dei poeti latini, il mantovano Virgilio morto l'anno 19 prima di Cristo e scelto da Dante come sua simbolica guida nella Divina Commedia.

Narra dunque Virgilio che i timonieri di quelle barche padovane stavano a poppa splendenti d'oro e d'argento, mentre i giovani rematori erano ignudi e coronati di .pioppo con le membra unte col liquore spremuto dall'oliva. Quando la tromba dava il segnale partivano in gara le navicelle e solcavano impetuosamente le acque tra le grida e gli applausi del popolo affollato sulle rive, ed il rimbombo di quelle grida echeggiava fino ai vicini colli Euganei. Nell'impeto della lotta i vogatori tentavano di rovesciare le barche avversarie, ed il più accorto toccava la meta e un ricco drappo (pallium) o una corona d'alloro era il suo premio.

Forse da queste gare padovane. Venezia copiò in seguito le sue regate, ma con questa differenza che gli antichi si accontentavano di vincere solo per l'onore, ed i secondi, mutati tempi, per riscuotere un buon gruzzolo di quattrini.

 

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Ignazio Sommer (Merzio)